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ABOUT ELEDA C.

LUINO ITALY - Lago Maggiore

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ABOUT :

Eleda's subjects are iconic figurative and can be recognized immediately such as famous artists or masterpieces of the Italian Renaissance which she loves to interpret freely with her personal sensibility and contemporary touch, laying a bridge between past and present. It is undoubtedly an ambitious challenge to rework and re-elaborate visual cues in an original way.  However the end goal of her art is not the verisimilitude or the subject.  The subject is the starting point for a journey to discover the thousand shades of feelings that the painting represents in all the layers. At the heart of her poetry the irresistible strength and energy of the portrait jumps out the canvas, together with the power of its gaze.

Eleda developed a profound look at reality; at times dedicated and almost loving.  It is impossible to not feel empathy toward her paintings.  Everything seems to forcefully call to our attention.  The dense matter of the strokes of oil paint the lively and sparkly tonalities, the chromatic contrast between complementary colors; giving the idea of catching the figures in their unrepeatable moments. The shades of the pink, yellow, green, blue and red colors all come together and do not degrade one another.  By looking at this art it is easy to picture the movements of the artist and her brush strokes which are sometimes slow and full of body and other times fast and instinctive. The colors attract and lead to a tale. They seduce our  senses...like her voice in the opera.  Even the shadows are colorful. The details may lead one to think about a surreal and abstract situation however they convey the sensation of facing a reality that has been now revealed indisputably alive, bright and brilliant...a mysterious and fascinating place, animated by the notes of a refined and passionate compositional harmony where one can get lost and can perhaps find oneself. 

                                                                                                                                        

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Mi racconto…

In pittura approdo dopo l’incontro con Antonella Petese, dolcissima e preparatissima restauratrice, che ha saputo cogliere quest’arte, già coltivata da bambina, ma mai sviscerata così apertamente.

All’età di sette anni , nella mia città, vinco il premio come più piccola espositrice. 

Sono nata a Luino, ma ho abitato a Germignaga, in una casa circondata da boschi , nei quali amo rifugiarmi per salire sugli alberi, più in alto possibile, a librare la voce in vocalizzi verso l’ universo, verso Dio.  Non ho iniziato in una scuola d’arte, ma la mia formazione è musicale e risale a quando, all’età di 10 anni, decido di voler diventare cantante lirica.  Ricevo il più bel regalo della mia vita, un pianoforte Niendorf, uno strumento imponente per me così piccina, che mi fa sentire importante e fiduciosa nella mia passione ….Quel sant’uomo di mio padre, dopo pesanti ore di lavoro come meccanico, si siede ogni sera sul divano accanto al pianoforte, per ascoltarmi, emozionatissimo, nei miei gorgheggi.   La pittura, chissà per quale via misteriosa, fa sempre da cornice alla mia adolescenza e mi aiuta ad esprimere ciò che attraverso la voce spesso non riesco a tirar fuori.   Lo studio del pianoforte viene portato avanti con quello al liceo scientifico, dove incontro un insegnante di disegno che mi aiuta ad indagare e ad osservare ciò che esprimo attraverso  il tratto ed il colore.   Terminato il liceo, con immensa emozione, mi iscrivo al conservatorio G.Verdi di Milano, per intraprendere gli studi di canto lirico col grande maestro PierMiranda Ferraro.   Vinco il concorso  As.Li.Co. , associazione lirico concertistica  italiana, che mi aprirà le porte dei più grandi teatri e mi permetterà di far diventare di questa passione per la lirica, una vera importante professione.   Televisione e cinema sono felicissime esperienze che per molti anni si alterneranno.   La nascita di Andrea segnerà la realizzazione del mio percorso di crescita  d’amore e di approfondimento interiore.

Ed ormai, dopo aver realizzato successi e calpestato polverosi palcoscenici, sento l’esigenza di proseguire sul percorso artistico della pittura, mettendo in discussione ancora me stessa nell’indagine psicologica che scaturisce dal colore e dal tratto.  La tecnica ad olio è l’aspetto fisico delle mie creazioni.  Trasferisco la mia arte tridimensionale dell’interpretazione del melodramma, in un’arte bidimensionale, ovvero nell’armonia del movimento della mano sulla tela.

Attraverso la qualità della stesura, la densità delle pennellate e la loro forma, ne identifico la necessità impellente di emozione.  La stesura del colore rivela l’urgenza di esternare il mio stato d’animo.  Il linguaggio si tinge di assonanze di luci e colori contrastanti.  Attraverso i miei dipinti c’è l’esigenza di un rapporto completo, ovvero una relazione che coinvolge occhi, mente e cuore.

Visione, comprensione, emozione, devono agire contemporaneamente con un dinamismo di sensazioni. 

Su ogni tela segno un momentaneo impulso senza una riflessione consapevole… il soggetto non e’ il fattore decisive, ma lo diventa l’interpretazione che scaturisce attraverso il colore.  Eleda C.

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